Philippe Starck, il designer e architetto francese di fama internazionale che ha saputo far risuonare il proprio nome come un marchio.
Creativo, geniale e libero da conformismi, è considerato la prima vera star del design.
L’enfant terrible che ama meravigliarsi e meravigliare
Nato a Parigi il 18 gennaio 1949 è figlio di Jacqueline e André Starck, un ingegnere aeronautico dal quale eredita la creatività e la responsabilità nel lavoro. Infatti in un’intervista racconta:
“mio padre era un inventore, disegnava aerei e la sola eredità che mi ha lasciato è stata l’idea che uno dei mestieri più belli che si possa fare è un mestiere creativo…creando aerei, mi ha insegnato delle cose preziose: per far volare un aereo occorre crearlo, ma per non farlo cadere occorre essere rigorosi.”
Essere autodidatta e un cittadino del mondo sono le sue filosofie di vita.
Nel 1970 crea il sistema luminoso “Easy Light”, un tubo luminoso in PVC, facile da usare in tutte le circostanze.
Le creazioni iconoclastiche di Philippe Starck vengono rapidamente notate da Pierre Cardin che gli offre di lavorare come direttore artistico del suo editoriale.
A Parigi mette la sua firma nelle realizzazioni del night club La Main bleu e del leggendario club Les Bains Douches.
Dal talento alla gloria
Viene scoperto dal grande pubblico nel 1983 quando viene scelto per rinnovare l’arredamento di alcune stanze degli appartamenti privati del presidente François Mitterrand, al Palazzo dell’Eliseo.
La sua fama diviene internazionale.
Grazie all’incontro con Jean- Louis Costes avvenuto qualche anno prima, nel 1984 gli viene affidata la ristrutturazione del famoso Café Costes, in Place des Innocents.
Progetta e rinnova numerosi edifici in tutto il mondo:
- a Tokyo il Nani Nani e il Caffe Manin;
- a Buenos Aires l’hotel Faena;
- negli Stati Uniti il Royalton Hotel di New York e il ristorante Katsuya a Los Angeles;
- in patria il ristorante Mori Venice Bar di Parigi e l’hotel Mama Shelter di Marsiglia.
Citare tutti i lavori che portano la sua firma è un’impresa ardua.
Stimato anche nel campo dell’architettura, è vincitore di importanti premi quali:
- il Grand Prix National de la Création Industrielle;
- l’Honor Award dell’American Institute of Architetcts nel 1992, per il Paramount Hotel di New York.
Creazioni leggendarie
Da una creazione iconica all’altra, progetta elementi cult di design.
Ha collaborato con alcune delle più importanti aziende di arredamento. Solo per citarne alcune ricordiamo Kartell, con la realizzazione della sedia Louis Ghost, che associa la trasparenza alla plastica. Meravigliosa è la sedia La Marie nella quale convergono resistenza e leggerezza.
Portano la sua firma alcune preziosi complementi di arredo del catalogo di Flos. Come Chapo, la lampada da tavolo nata per omaggiare l’eleganza di un tempo nella quale un cappello diventa il protagonista assoluto.
Oggi più di 10.000 oggetti e progetti portano la sua firma. Un vulcano di creatività e idee su tutti i fronti, dalle ciabatte Ipanema agli yacht di lusso, dai cellulari Xiaomi alle pale eoliche.
Dalla propria etichetta di birra Starck Beer al recentissimo profumo Starck Paris nato dal sogno di creare qualcosa di immateriale come la musica.
I suoi numerosi progetti sono esposti nei più importanti musei d’arte e design mondiali.
Tutto questo è Philippe Starck.
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