Kartell è uno dei brand più importanti quando si parla di soluzioni di design per la casa. Grazie alle collaborazioni con i più famosi designer, è riuscita a realizzare collezioni innovative e ricercate in tutto il mondo. La cultura della plastica per Kartell è qualcosa che va ben oltre la semplice ricerca di nuovi materiali da utilizzare per realizzare i propri complementi d’arredo. La plastica è diventata parte integrante e sinonimo delle collezioni Kartell dando vita a progetti di design unici.
Dalle sedie alle lampade, sono numerosi i complementi d’arredo Kartell che vengono realizzati con la plastica. Scopriamo insieme cosa unisce la storia del marchio a un materiale così semplice come la plastica!
La plastica è un materiale nobile
Leggera, versatile e resistente, la plastica presenta tanti aspetti positivi che possono essere utilizzati per realizzare oggetti per la casa pratici e funzionali. Ecco perchè Kartell ha scelto di realizzarci intere collezioni.
Tutto ha inizio dall’intuito creativo del fondatore del Brand, l’ingegnere chimico Giulio Castelli. La sua idea è sempre stata quella di realizzare oggetti con caratteristiche nuove applicando le più moderne tecnologie produttive. La sua attività ha inizio con la produzione di autoaccessori, di casalinghi e di apparecchi per l’illuminazione che avessero uno stile unico e ricercato.
Competenza e coraggio, storia del successo di Kartell
La storia dell’azienda parte da lontano, dal 1949. Proprio in questa data Giulio Castelli, appena laureato in ingegneria chimica a Milano, decise di aprire la sua attività a Noviglio. Durante i suoi studi fu anche allievo del premio Nobel per la chimica Giulio Natta. Le grandi competenze acquisite e il desiderio di sperimentare sempre nuove soluzioni sono state alla base del suo successo.
La sua geniale intuizione fu quella di sostituire i tradizionali materiali d’arredo, come il legno e il vetro, con le materie plastiche realizzando eleganti complementi e preziosi accessori per la casa. Una sfida coraggiosa, dal momento che oggi come allora l’idea più diffusa era che la plastica fosse un prodotto a buon mercato e di bassa qualità.
Grazie all’utilizzo di tecnologie di lavorazione tradizionalmente usate in altri settori industriali e alla continua innovazione, il marchio Kartell è riuscito a rendere prezioso e funzionale questo materiale abbinando la praticità e la resistenza della plastica alla creatività dei più celebri designer.
Se volessimo semplificare il talento del suo fondatore potremmo dire che abbia portato l’industria nella casa degli italiani tramite prodotti che erano totalmente diversi da quelli presenti sul mercato.
Una sfida ampiamente vinta dal momento che il brand Kartell è divenuto oggi uno dei principali interpreti di design nel panorama italiano e internazionale sopravvivendo anche alle trasformazioni societarie.
Nel 1988 la nuova proprietà dell’azienda è passata a Claudio Luti, genero di Castelli e con alle spalle importanti esperienze nel mondo della moda. Con la nuova proprietà l’impegno a verificare ogni aspetto della produzione si è intensificato arrivando a curare ogni dettaglio. Dalle riunioni di produzione con i designer fino alla promozione del marchio.
L’eleganza e il fascino dei prodotti Kartell
Nel 1963 Kartell realizza la prima sedia al mondo in plastica. È la celebre sedia per bambini 4999, disegnata da Marco Zanuso e Richard Sapper, passata alla storia per l’utilizzo dei materiali plastici come materiale di produzione.
Da quel momento in poi Kartell ha esplorato tutti i settori d’arredo realizzando soluzioni di design per tutti gli stili.
Innovazione, creatività e collaborazione con i più grandi designer internazionali sono gli ingredienti che hanno reso il marchio Kartell, uno tra i più importanti e rappresentativi brand dell’arredamento contemporaneo. Una storia di successo raccontata attraverso un’incredibile serie di prodotti diventate vere e proprie icone del design contemporaneo.
Citiamo due sole date per mostrare l’incredibile crescita dell’azienda:
- nel 1972 il Brand Kartell ha esposto al Moma di New York alla mostra “Italy: The New Domestic Landscape” ottenendo una grande visibilità. Inoltre numerosi pezzi della produzione hanno ricevuto l’onore di essere inseriti nella collezione permanente del museo;
- nel 1999 è stato fondato il museo Kartell, che raccoglie ed espone più di 1000 creazioni.
Inoltre sono numerosi prodotti Kartell che hanno ottenuto riconoscimenti internazionali. Uno su tutti: la menzione d’onore ricevuta nel 2014 nella categoria “Plastic & Design” alla XXIII edizione del Premio ADI Compasso d’Oro, considerato il più importante premio del settore.
La bellezza dei materiali plastici
Ancora oggi le collezioni Kartell vengono interamente realizzate con particolari mix di materiali plastici. Questo dimostra quanto la ricerca di nuovi materiali continui ad essere un punto focale nella sua produzione.
Tra le tante proposte, abbiamo pensato di raccontarti qualcosa in più sulle due categorie di complementi d’arredo più importanti nella produzione Kartell: le sedie e le illuminazioni. Colore, trasparenza, morbidezza, resistenza, flessibilità, gioco dei sensi. Forme uniche ed esclusive capaci di trasformare ogni ambiente in un luogo bello e vivibile.
Dietro ogni sedia si nasconde un disegno ben preciso.
Come nel caso della sedia Piuma realizzata dal designer Piero Lissoni. Si tratta di uno dei prodotti più rivoluzionari e ambiziosi nell’evoluzione delle tecnologie e dei materiali usati da Kartell. Per la prima volta è riuscito a utilizzare la tecnologia di stampaggio a iniezione per la produzione di una sedia dello spessore di appena 2 millimetri.
Ancora citiamo la sedia trasparente La Marie disegnata dal designer Philippe Starck, prodotta in un unico stampo ed interamente in policarbonato. L’eccezionale resistenza e la leggerezza del prodotto si percepisce immediatamente. Una sedia diventata un’icona per il marchio. La firma di Starck è stata posta anche sulla poltrona Eros dalla forma comoda e avvolgente, disponibile nei colori bianco, blu cobalto, cristallo, nero, rosso aranciato.
Collezioni Kartell in plastica, nate per arredare e stupire
Le lampade Kartell non sono solo oggetti di illuminazione ma complementi di design che oltre alla loro funzionalità primaria sono pensati per arredare con gusto e stile la propria casa o l’ambiente di lavoro. Come Kabuki nata dai disegni di Ferruccio Laviani, la lampada a piantana sofisticata e innovativa che unisce resistenza a leggerezza e fragilità in modo unico e originale.
Ma vogliamo parlarti anche dell’iconica lampada da tavolo Buttery dalle dimensioni contenute e realizzata in PMMA (un particolare mix di materiali plastici). La grande innovazione di questo semplice ed elegante complemento d’arredo è data dal fatto che è ricaricabile al 100% tramite una semplice spia elettrica. In questo modo possiede un’autonomia di 8 ore e può essere spostata in ogni ambiente. Inoltre grazie alle diverse colorazioni è possibile creare giochi di luci colorate davvero originali.
Kartell, oltre le sedie iconiche
Fra i pezzi più importanti della collezione Kartell ricordiamo la libreria Bookworm, realizzata dal genio creativo di Ron Arad. Flessibile al punto che può assumere la forma desiderata, ma al tempo stesso altamente resistente.
Intramontabile best seller sono i componibili disegnati da Anna Castelli Ferrieri. In occasione dei 70 anni di Kartell sono stati realizzati in una bioplastica 100% biodegradabile. Una novità che valorizza maggiormente questa importante realtà interamente Made in Italy.
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I prodotti Kartell non finiscono mai di stupire. Sono innovativi e versatili per adattarsi a ogni esigenza riuscendo a mantenere inalterata la propria identità.
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Le foto sono tratte dal sito ufficiale di Kartell: www.kartell.com