Sognatrice ed eclettica. In Paola Navone convivono sapori e colori di ogni parte del mondo. Luoghi nei quali ha vissuto, che ha amato o che ha scoperto per dar sfogo alla sua inarrestabile curiosità. Le sue passioni e il suo talento unite al gusto e all’esperienza delle più grandi aziende di arredo e design, hanno dato vita a creazioni uniche in cui tutto è nuovo e in movimento.
Paola Navone, un successo annunciato
Paola Navone è nata nel 1950 a Torino e nella sua città natale ha conseguito nel 1973 la laurea in architettura al Politecnico. Tuttavia gli studi sull’architettura tradizionale non erano un terreno fertile per la sua mente innovatrice. Infatti già nella dalla stesura della tesi finale aveva deciso di attingere dai movimenti globali e radicali, analizzando i collettivi neo-futuristici come Archigram a Londra.
La spinta al suo inarrestabile successo arriva quando, dopo la laurea, entra nel gruppo Alchimia al fianco di Alessandro Mendini, Ettore Sottsass e Andrea Branzi. Il gruppo Alchimia è il set più progressista sulla scena del design italiano. Un ambiente d’avanguardia altamente stimolante che ha trasformato Paola Navone in un’icona del design italiano. Il suo talento viene apprezzato fin dagli inizi della sua carriera. Infatti nel 1983 a Osaka, le viene conferito il prestigioso International Design Award.
Una carriera brillante
Nella sua lunga e multiforme carriera, Paola Navone ha ricoperto molteplici ruoli. Il suo talento è riconosciuto sia come architetto, che come designer, art director e interior designer. Competenze e abilità che ha trasferito anche nel mondo dell’insegnamento e nell’organizzazione di mostre ed esposizioni.
Uno dei primi traguardi nella carriera di designer è avvenuto nel triennio dal 1982 al 1984. Risale infatti a questo periodo la stesura di progetti per il marchio Alessi. Inoltre nel 1988 ha fondato con Giulio Cappellini il marchio Cappellini Mondo. Contemporaneamente ha cominciato una fruttuosa collaborazione con Abet Laminati durata oltre 30 anni, al punto che nel 2003, alla triennale di Milano, insieme hanno curato la mostra “digitalprint: una nuova generazione di superfici 2003”.
Negli anni tra il 1985 e il 1988 è diventata consulente di Unido e della Banca Mondiale per le Filippine, Indonesia, Malesia e Thailandia. Da quest’attività sono scaturite le forti influenze della cultura Orientale che hanno dato vita al suo stile unico, sospeso tra Oriente e Occidente.
Dopo aver realizzato la collezione “Otto”, ha assunto, a partire dal 1998, la direzione artistica dell’azienda Gervasoni, occupandosi in prima persona del disegno di gran parte delle collezioni.
In qualità di insegnante ha tenuto lezioni alla facoltà di architettura di Reggio Calabria e di Firenze. Lavorando come curatrice di eventi, ha collaborato con Pitti immagine Casa per programmare l’ideazione e la realizzazione degli allestimenti di fiere ed esposizioni. Nel 2002 a Palazzo Carignano ha curato la mostra “per filo e per segno”, dedicata all’eccellenza italiana nelle arti applicate.
Paola Navone al fianco dei più prestigiosi brand di arredo e design
Cittadina del mondo. I suoi anni di esperienza e le numerose collaborazioni hanno dato vita a un’idea di design avanzatissima. Novità che ha trasferito nelle sue opere, gran parte delle quali hanno segnato la storia del design. Infatti Paola Navone oltre che essere direttore artistico del brand Gervasoni, ha disegnato in prima persona gran parte dei successi delle collezioni dei più famosi brand nel mondo del design. Basti pensare ai disegni per Knoll International e Opinion Ciatti, per Poliform e Armani Casa, passando da Triconfort ad Alessi. Senza dimenticare Driade, Natuzzi, Slide, Riva 1920, Casamilano e molte altre.
Un successo che le è valso nel 1999 il Prix d’éxcellence di Marie Claire Maison a Parigi e nel 2000 la nomina di “Designer dell’Anno” dalla prestigiosa rivista tedesca Architektur & Wohnen.
Tutto questo è Paola Navone.
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